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Urologo tumore del rene Milano
Maggio 27, 2025“Tumore del rene sintomi silenziosi da non ignorare” questa definizione riassume l’essenza di una neoplasia che cresce nell’ombra e, troppo spesso, viene scoperta solo quando un’ecografia o una TAC, eseguite per altri motivi, ne svelano la presenza. In Italia le nuove diagnosi superano le 13 000 l’anno proprio perché, finché la massa non diventa voluminosa o si diffonde, i campanelli d’allarme restano sfumati o del tutto assenti.
Il Prof. Matteo Ferro, Direttore della UOC Urologia dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, dedica la sua attività clinica e di ricerca a questa forma insidiosa di tumore, con un focus particolare su chirurgia robotica (parziale e radicale), terapie mirate e immuno-oncologia. In questa guida approfondita scoprirai quando prestare attenzione ai segnali più lievi e quali percorsi diagnostico-terapeutici offrono oggi le maggiori probabilità di successo. In questo articolo illustreremo:
- Che cos’è il carcinoma renale e quali varianti istologiche esistono;
- i sintomi silenziosi e quelli più avanzati da non ignorare;
- i principali fattori di rischio modificabili e non;
- il percorso diagnostico (esami di primo e secondo livello) consigliato dal Prof. Ferro;
- le opzioni terapeutiche – chirurgia robotica, ablazioni, farmaci mirati, immunoterapia;
- l’importanza della prevenzione, dei controlli periodici e del follow-up a lungo termine.
Leggere e diffondere queste informazioni significa guadagnare tempo prezioso: perché la diagnosi precoce non è solo un concetto medico, ma la chiave concreta per aumentare le possibilità di guarigione.
Tumore del rene sintomi silenziosi da non ignorare, la guida completa del Prof. Matteo Ferro!
Cos’è il tumore del rene
Anatomia in breve
I reni sono due organi a forma di fagiolo, situati profondamente nella regione lombare. Filtrano circa 180 litri di sangue ogni giorno, eliminando scorie e regolando l’equilibrio idro-salino. Il tumore prende origine dal parenchima renale (carcinoma a cellule chiare, papillare, cromofobo) o dal bacinetto renale/uretere (carcinoma uroteliale).
Tipi istologici
- Carcinoma a cellule chiare (≈ 75 %): il più frequente, origina dai tubuli prossimali; è generalmente ipervascolarizzato.
- Carcinoma papillare (≈ 15 %): spesso multifocale; prognosi leggermente migliore.
- Carcinoma cromofobo (≈ 5 %): meno aggressivo, ma può raggiungere dimensioni notevoli.
- Tumore di Wilms: raro nell’adulto, tipico dell’età pediatrica.
- Carcinoma uroteliale della pelvi renale: istologicamente simile al tumore vescicale.
Conoscere la variante istologica è essenziale per pianificare terapia e follow-up.
Fattori di rischio: focus su ciò che possiamo cambiare
- Fumo di sigaretta: raddoppia il rischio di carcinoma a cellule chiare.
- Obesità e sindrome metabolica: l’eccesso di tessuto adiposo produce citochine pro-infiammatorie che favoriscono la trasformazione cellulare.
- Ipertensione mal controllata: correlata a micro-danni vascolari renali cronici.
- Esposizione professionale a solventi (tricloroetilene) o pesticidi.
- Storia familiare o mutazioni ereditarie (VHL, MET, SDHB).
- Insufficienza renale cronica e lunghi periodi di dialisi.
- Uso protratto di analgesici a base di fenacetina (oggi molto raro).
Il Prof. Ferro ricorda che azzerare il fumo, mantenere un peso adeguato e controllare la pressione arteriosa riduce sensibilmente il rischio.
Tumore del rene ecco i sintomi da non ignorare!
Ematuria
- Il segnale più classico, ma non sempre precoce. Può essere macroscopia (urina color “acqua di lavaggio carne”) o microscopica, visibile solo all’esame urine. Mai sottovalutare anche un singolo episodio.
Dolore lombare o al fianco
- Un dolore sordo, non legato a movimenti, spesso scambiato per lombalgia comune. Se persiste, occorre approfondire con ecografia.
Massa addominale palpabile
Raro in epoca di diagnostica per immagini, ma possibile nelle forme voluminose o nei pazienti magri.
Sintomi sistemici
- Stanchezza cronica, astenia marcata.
- Calo ponderale inspiegato (> 5 kg in 3 mesi).
- Febbricola serale o sudorazioni notturne.
- Ipercalcemia paraneoplastica: nausea, sete intensa, confusione mentale.
Segnali avanzati
Quando il tumore invade vene renali o cava inferiore possono comparire edemi agli arti inferiori o varicocele improvviso a sinistra (compressione vena spermatica).
Messaggio chiave: anche se il tumore del rene resta spesso “muto”, ascoltare piccoli campanelli d’allarme e sottoporsi a un’ecografia addominale di routine dopo i 45 anni permette una scoperta in fase curabile.
Il tuo corpo ti parla: non trascurare gli avvertimenti del tumore del rene sintomi silenziosi da non ignorare. Prenota subito una visita con il Prof. Matteo Ferro: +393508195362.
Il percorso diagnostico secondo il Prof. Matteo Ferro
- Visita urologica con anamnesi completa, palpazione addominale e valutazione della pressione arteriosa.
- Esame urine + urinocoltura per rilevare ematuria microscopica.
- Ecografia addome completo: prima indagine, non invasiva, identifica masse > 1 cm.
- TAC contrastografica trifase (corticomidollare, nefrografica, escretoria): gold standard per stadiazione T, coinvolgimento vascolare e linfonodi.
- Risonanza magnetica: alternativa in caso di allergia al mezzo di contrasto iodato o per definire trombosi cavale.
- Biopsia renale: indicata in masse < 4 cm con dubbio imaging, per pianificare ablazioni o sorveglianza attiva.
- PET-CT con traccianti specifici: utile nelle recidive o nei casi metastatici per guidare la terapia sistemica.
Strategie terapeutiche
Chirurgia come pilastro principale
- Nefrectomia parziale robotica (chirurgia nephron-sparing): scelta d’elezione per tumori ≤ 4 cm o lesioni multiple bilaterali. Il robot consente resezioni precise con clampaggio selettivo dell’arteria, riducendo l’ischemia e preservando la funzione renale.
- Nefrectomia radicale robotica/laparoscopica: indicata in masse > 7 cm, estensione sinusale o sospetto coinvolgimento linfonodale.
- Chirurgia a cielo aperto con trombectomia cavale: riservata ai tumori che formano un trombo nella vena cava.
Ablazioni mininvasive
- Crioablazione o radiofrequenza: in pazienti anziani o fragili con noduli ≤ 3 cm.
- Terapia focale con microonde: protocollo in sperimentazione presso l’unità del Prof. Ferro.
Terapie sistemiche
- Terapie bersaglio (TKI: sunitinib, pazopanib, cabozantinib): bloccano la crescita dei vasi tumorali.
- Immunoterapia (anti-PD-1/PD-L1, anti-CTLA-4): riattiva il sistema immunitario contro le cellule maligne.
- Associazioni immuno-TKI: nuovi standard di prima linea, seguiti dal team multidisciplinare oncologico.
Chirurgia robotica renale: vantaggi concreti
- Riduzione del dolore post-operatorio e minor uso di oppioidi.
- Minima perdita ematica (< 200 ml in media).
- Preservazione della funzione renale grazie a ischemia calcolata e suture intracorporee rapide.
- Ricovero breve (2-4 giorni) e rientro alle attività leggere in 10-14 giorni.
- Cicatrici quasi invisibili e maggiore soddisfazione estetica.
Il Prof. Ferro esegue oltre 150 nefrectomie robotiche l’anno, con percentuali di margini negativi > 95 % nelle parziali e complicanze di Clavien ≥ III inferiori al 3 %.
Follow-up: perché non bisogna abbassare la guardia
- Controlli clinici e TAC ogni 6 mesi per i primi 2 anni, poi annuali fino al quinto anno.
- Ecografia e creatininemia per monitorare la funzione del rene residuo.
- Sorveglianza più serrata in istotipi aggressivi (sarcomatoide) o in stadio pT3/4.
Prevenzione e stile di vita
- Stop al fumo: dopo 10 anni l’ex-fumatore riduce il rischio quasi al livello di chi non ha mai fumato.
- Peso sotto controllo: BMI < 25 riduce l’incidenza di carcinoma renale del 30 %.
- Dieta ricca di verdura, frutta e Omega-3: abbassa l’infiammazione cronica.
- Idratazione adeguata (2 l di acqua al giorno) per diluire sostanze potenzialmente tossiche.
- Attività fisica regolare: almeno 150 minuti di esercizio moderato a settimana.
Domande frequenti (FAQ)
Il tumore del rene è sempre fatale?
- No. Se scoperto in stadio iniziale (T1) e rimosso con chirurgia parziale, la sopravvivenza a 5 anni supera il 90 %.
È necessario togliere tutto il rene?
- Non sempre. Grazie alla robotica, il Prof. Ferro esegue spesso nefrectomie parziali, preservando il tessuto sano.
Dopo l’intervento potrò avere una vita normale?
- Sì: con un rene funzionante la vita è pressoché identica a prima; dieta equilibrata e controlli regolari sono sufficienti.
Quali esami devo fare se ho ematuria?
- Visita urologica, esame urine, ecografia addominale e TAC con contrasto: il percorso di base proposto dal Prof. Ferro.
Conclusione
Il tumore del rene non deve più coglierci impreparati. Conoscere i segnali subdoli, eliminare i fattori di rischio e affidarsi a un centro di eccellenza sono passi fondamentali per trasformare una patologia potenzialmente letale in una condizione curabile. Il Prof. Matteo Ferro mette a disposizione esperienza chirurgica robotica, ricerca continua e un team multidisciplinare dedicato a ogni fase, dalla diagnosi al follow-up. Ascolta il tuo corpo e non rimandare: se sospetti un tumore del rene, chiama subito il Prof. Matteo Ferro al +393508195362 e prenota la tua visita specialistica a Milano. La prevenzione è il primo atto di cura verso te stesso.