
Aquabeam e Rezum per curare l’ipertrofia prostatica benigna
Settembre 8, 2025L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) può compromettere significativamente la qualità della vita, causando sintomi urinari che vanno dalla difficoltà a urinare a un bisogno impellente e frequente. Quando la terapia farmacologica non basta più, la chirurgia diventa la soluzione. Oggi, grazie all’innovazione tecnologica, esistono opzioni mininvasive che offrono risultati eccellenti con un impatto minimo. Tra queste, spicca il trattamento Aquabeam Milano, una procedura robotica all’avanguardia che utilizza un getto d’acqua per risolvere l’ostruzione prostatica in modo preciso e sicuro. Presso lo studio, diretto dal Prof. Matteo Ferro, Direttore della UOC di Urologia, ci siamo specializzati nelle più avanzate tecniche mininvasive e robotiche per offrire a ogni paziente un percorso di cura personalizzato e rapido.
Prima di entrare nel dettaglio, è utile fare chiarezza sui termini che incontrerete leggendo, poiché spesso vengono usati come sinonimi.
- Con Aquabeam ci si riferisce al nome del sistema robotico ad alta tecnologia che esegue la procedura.
- La terapia vera e propria, eseguita da questo sistema, si chiama Aquablation®, ed è un marchio registrato che identifica questa specifica metodica.
- Il principio su cui si basa è l’idroablazione, ovvero la rimozione del tessuto prostatico tramite un getto d’acqua controllato.
In sintesi, useremo “Aquabeam” e “Aquablation®” per parlare della tecnologia specifica che attrae chi già la conosce, e “idroablazione” per spiegare il processo a chi si sta informando per la prima volta.
Trattamento Aquabeam Milano: La Guida Completa all’Idroablazione Robotica
La tecnica Aquabeam, nota anche come Aquablation, rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della chirurgia prostatica. Si tratta di una procedura di idrodissezione robot-assistita che non utilizza calore (come i laser o la chirurgia tradizionale) per rimuovere il tessuto prostatico in eccesso. Il sistema impiega un getto d’acqua ad altissima velocità, controllato da un software intelligente, per resecare l’adenoma prostatico con una precisione sub-millimetrica. Questa operazione avviene sotto una doppia guida ecografica in tempo reale, che permette al chirurgo di mappare l’anatomia esatta della prostata e di pianificare l’intervento in modo personalizzato. I vantaggi concettuali sono notevoli:
- Precisione assoluta: Il robot esegue la resezione seguendo fedelmente la mappa creata dal chirurgo, salvaguardando le strutture nobili circostanti, come i nervi responsabili dell’erezione e i dotti eiaculatori.
- Assenza di danno termico: Non utilizzando energia termica, si evitano i fenomeni di carbonizzazione e necrosi dei tessuti, riducendo l’irritazione post-operatoria e accelerando il recupero.
- Preservazione dell’eiaculazione: Grazie a questa precisione, Aquabeam ha dimostrato in numerosi studi di avere il più alto tasso di preservazione della funzione eiaculatoria tra le tecniche chirurgiche resettive.
- Versatilità: È una tecnica efficace anche per prostate di dimensioni medio-grandi, che storicamente richiedevano interventi più invasivi.
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Come funziona Aquabeam?
Capire come si svolge la procedura aiuta a comprendere la sua efficacia e sicurezza. Il processo può essere suddiviso in pochi, semplici passaggi.
Pianificazione Chirurgica
Prima di iniziare la resezione, il chirurgo utilizza una sonda ecografica transrettale e un cistoscopio per visualizzare la prostata e creare una mappa tridimensionale. Su questa mappa, delinea con precisione i confini del tessuto da rimuovere, personalizzando l’intervento sull’anatomia del singolo paziente.
Esecuzione Robot-Guidata
Una volta confermato il piano, il braccio robotico del sistema Aquabeam esegue l’idroablazione. Un getto d’acqua sterile, pressurizzato e controllato, rimuove l’adenoma prostatico in pochi minuti. L’intero processo è automatizzato e costantemente monitorato dal chirurgo in tempo reale.
Durata e Decorso
La fase di resezione effettiva è molto rapida, durando solitamente meno di 10 minuti. L’intervento totale richiede circa 40-60 minuti. Al termine, viene posizionato un catetere vescicale, che viene generalmente rimosso dopo 24-48 ore. La dimissione avviene, nella maggior parte dei casi, il giorno successivo alla procedura.
La principale differenza rispetto al laser (come l’HoLEP) o alla termoterapia (come il Rezum) è l’assenza di energia termica. Aquabeam agisce meccanicamente, “scolpendo” la prostata con l’acqua, un approccio che minimizza gli effetti irritativi e favorisce un recupero funzionale più dolce.
Chi può fare l’Aquabeam?
La selezione del paziente è il fattore chiave per il successo di qualsiasi intervento. Il trattamento Aquabeam è una scelta eccellente, ma non è adatto a tutti.
I candidati ideali sono uomini con:
- Sintomi urinari (LUTS) da moderati a gravi, che non rispondono più adeguatamente alla terapia farmacologica.
- Volume prostatico compreso tra 30 e 150 grammi, anche se l’esperienza consente di trattare anche volumi maggiori in casi selezionati.
- Un forte desiderio di preservare la funzione eiaculatoria.
- Un profilo anatomico favorevole, valutato durante gli esami pre-operatori.
Esistono anche delle controindicazioni, come un sospetto di tumore prostatico non ancora indagato, infezioni urinarie o prostatiti attive.
Nota Bene. Con il Prof. Ferro, il percorso di selezione è estremamente accurato. Inizia con un’approfondita anamnesi per capire la storia clinica e le aspettative del paziente. Prosegue con esami funzionali e diagnostici come l’uroflussometria, la compilazione del questionario IPSS per quantificare i sintomi, l’ecografia prostatica transrettale per misurare il volume e studiare l’anatomia, e il dosaggio del PSA. Solo dopo un’attenta valutazione di tutti questi elementi, si decide se Aquabeam è l’opzione terapeutica più indicata.
Confronto con alternative e scenari d’uso
È fondamentale che il paziente conosca tutte le opzioni per prendere una decisione informata.
Aquabeam vs Rezum: Il Rezum utilizza il vapore acqueo per indurre la necrosi del tessuto prostatico. È una procedura ancora meno invasiva, eseguibile in ambulatorio, ideale per prostate piccole (sotto i 60-80 grammi) e per pazienti che desiderano un recupero quasi immediato. Aquabeam, invece, è più indicato per volumi prostatici maggiori, offre un miglioramento del flusso urinario più significativo e rapido, ma richiede un’anestesia e una notte di degenza. La preservazione dell’eiaculazione è un punto di forza di entrambe le tecniche.
Aquabeam vs HoLEP/TURP: La TURP (resezione transuretrale) è l’intervento tradizionale, mentre l’HoLEP (enucleazione con laser a Olmio) è il gold standard per le prostate di grandi dimensioni. Entrambe le tecniche permettono di ottenere un esame istologico del tessuto asportato, un vantaggio importante in caso di sospetto diagnostico. Aquabeam, essendo una tecnica ablativa, non consente questa analisi. Tuttavia, Aquabeam offre un minor rischio di sanguinamento rispetto alla TURP e tassi di preservazione eiaculatoria nettamente superiori a entrambe. La degenza e il tempo di cateterizzazione sono spesso più brevi con Aquabeam rispetto alla TURP.
La scelta dipende da un equilibrio tra volume prostatico, sintomi, desiderio di preservare la funzione sessuale e condizioni generali del paziente.
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Benefici attesi, tempi di recupero e risultati
Dopo il trattamento Aquabeam, i pazienti possono aspettarsi un miglioramento significativo e duraturo dei sintomi. Per quanto riguarda i tempi di recupero, il ritorno alle normali attività leggere avviene solitamente entro una settimana. Si consiglia di attendere circa 2-4 settimane prima di riprendere un’attività fisica intensa e l’attività sessuale. I primi benefici sul flusso urinario sono percepibili già dopo la rimozione del catetere, ma il risultato si stabilizza e migliora progressivamente nei primi tre mesi. È normale sperimentare alcuni effetti collaterali transitori, come una lieve urgenza minzionale, bruciore (disuria) o la presenza di tracce di sangue nelle urine (ematuria). Questi sintomi tendono a risolversi spontaneamente nel giro di qualche settimana. Il percorso con il Prof. Ferro include un follow-up strutturato a 1, 3 e 6 mesi dall’intervento per monitorare i progressi, valutare i risultati oggettivi con l’uroflussometria e assicurarsi che il recupero sia ottimale.
Costi, convenzioni e disponibilità
Una domanda comune riguarda il costo del trattamento Aquabeam per la prostata. Trattandosi di una tecnologia avanzata, i costi possono essere superiori a quelli delle tecniche tradizionali. Indicativamente, il costo di un intervento in regime privato può variare, ma è importante discuterne apertamente durante la visita per avere un preventivo trasparente e dettagliato.
Per quanto riguarda la disponibilità di Aquabeam in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la situazione è in evoluzione. La procedura è disponibile in alcuni centri ospedalieri pubblici o convenzionati, ma la copertura può variare da Regione a Regione e le liste d’attesa possono essere un fattore da considerare. Durante il consulto, forniremo tutte le informazioni necessarie per esplorare le diverse opzioni di accesso alla cura.
La ricerca di “centri Aquabeam in Italia” mostra una crescente diffusione, ma è cruciale affidarsi a uno specialista con comprovata esperienza nella tecnica per massimizzare le probabilità di successo.
Il percorso con il Prof. Matteo Ferro a Milano
Scegliere di affidarsi al mio team significa intraprendere un percorso di cura rapido, personalizzato e gestito con la massima attenzione. La visita privata può essere prenotata in tempi brevi presso il nostro studio in Via Alberto Mario 6, 20149 Milano. Durante il consulto, analizzeremo a fondo il suo caso e discuteremo insieme tutte le opzioni terapeutiche disponibili (Aquabeam, HoLEP, Rezum, UroLift), scegliendo quella più adatta ai suoi obiettivi.
I nostri punti di forza sono:
- Grande esperienza nel trattamento di prostate voluminose con tecniche mininvasive.
- Particolare attenzione alla preservazione della funzione sessuale e, in particolare, dell’eiaculazione.
- Un canale di comunicazione diretto con lo staff per qualsiasi dubbio o necessità.
- Una gestione completa del percorso, dalla diagnosi al follow-up post-procedura.
Conclusione
Il trattamento Aquabeam rappresenta una straordinaria opportunità per risolvere i problemi legati all’ipertrofia prostatica benigna in modo efficace, sicuro e con un occhio di riguardo per la qualità della vita, specialmente per la funzione sessuale. È una soluzione ideale per molti uomini, ma la chiave del successo risiede in una diagnosi accurata e in una scelta terapeutica personalizzata.
Affidarsi a un esperto con una visione completa di tutte le tecnologie disponibili è il primo passo per ritrovare il proprio benessere urinario. Non lasciare che i sintomi prostatici limitino la tua vita. Prenota oggi stesso un consulto per discutere la tua situazione e scoprire se il trattamento Aquabeam è la soluzione giusta per te.
Contatti per prenotare una visita:
- Telefono: +393508195362
- Email: prenotazione.milano@matteoferro.it
- Indirizzo: Via Alberto Mario 6, 20149 Milano
Preserva la tua qualità di vita con il Trattamento Aquabeam Milano: prenota una valutazione al +393508195362
Le informazioni riportate hanno scopo divulgativo e non sostituiscono la visita specialistica. Per un inquadramento personalizzato, prenota un consulto con il Prof. Matteo Ferro.