TUMORE DEL RENE

Il tumore del rene rappresenta una delle principali neoplasie urologiche, con una crescente incidenza negli ultimi decenni. La diagnosi precoce è spesso incidentale, poiché molti pazienti sono asintomatici nelle fasi iniziali della malattia.

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Epidemiologia

Il carcinoma renale è il terzo tumore più comune dell’apparato urinario, dopo il carcinoma della prostata e quello della vescica, rappresentando circa il 2-3% di tutti i tumori maligni negli adulti. L’incidenza è più elevata nei paesi occidentali, con una prevalenza negli uomini rispetto alle donne con un rapporto di 2:1.

Viene diagnosticato più frequentemente tra i 60 e i 70 anni. Negli ultimi anni, l’aumento della diagnosi può essere correlato alla maggiore diffusione di indagini radiologiche per altre condizioni.


Eziologia

Le cause del carcinoma renale non sono completamente comprese, ma sono stati individuati diversi fattori di rischio:

  • Fumo di sigaretta: è il principale fattore di rischio, responsabile del 20-30% dei casi.
  • Obesità: associata a un aumento del rischio del 20-30%, in particolare nelle donne.
  • Ipertensione: la pressione arteriosa elevata e i farmaci per trattarla possono aumentare il rischio.
  • Storia familiare: l’esistenza di un parente di primo grado con carcinoma renale aumenta il rischio.
  • Fattori genetici: sindromi genetiche come la malattia di Von Hippel-Lindau (VHL) sono associate allo sviluppo del tumore renale.
  • Esposizione professionale: alcuni studi hanno dimostrato che lavoratori esposti a sostanze chimiche come il cadmio e l’amianto possono avere un rischio maggiore, ma le evidenze non sono ancora solide.

Fisiopatologia

Il carcinoma renale si sviluppa a partire dalle cellule del tubulo prossimale del nefrone. La forma più comune è il carcinoma a cellule chiare cellule renali (ccRCC), che rappresenta circa il 70-80% dei casi. Altre forme meno comuni includono il carcinoma papillare (10-15% dei casi) e il carcinoma cromofobo (4-5%). 

Le mutazioni genetiche, in particolare quelle che interessano il gene VHL, sono spesso presenti nei tumori renali. Le alterazioni genetiche promuovono la crescita cellulare incontrollata e l’angiogenesi, favorendo la proliferazione tumorale.

Bisogna sottolineare che non tutte le masse renali sono espressione di un tumore malgino. Spesso le cisti semplici vanno solo controllate nel tempo. Alcune masse solide invece possono essere espressione di tumori benigni come oncocitomi o angiomiolipomi.

Sono in primis le caratteristiche all’imaging, e nel caso di dubbio un approfondimento con una biopsia renale, a guidare l’urologo nel work-up diagnostico.


Classificazione

La classificazione TNM (Tumore, Linfonodi, Metastasi) è usata per descrivere l’estensione della malattia (stadio clinic):

  • T1: tumore ≤ 7 cm nella sua dimensione più grande, limitato al rene;
  • T2: tumore ≥ 7 cm nella sua dimensione più grande, limitato al rene;
  • T3: tumore che si estende alle vene principali, o invade il tessuto perirenale, ma non va oltre la fascia di Gerota o al surrene;
  • T4: tumore che si è diffuso oltre la fascia di Gerota (lo strato fibroso che circonda il rene e il vicino tessuto adiposo). Il tumore può essere cresciuto all’interno della ghiandola surrenale (sopra il rene).
  • N0-N1: rispettivamente assenza o presenza di metastasi linfonodali.
  • M0-M1: rispettivamente assenza o presenza di metastasi a distanza.

Clinica

Il carcinoma renale nelle fasi iniziali è spesso asintomatico e scoperto incidentalmente durante esami per altre patologie. Nei casi più avanzati (meno del 5% dei casi), possono comparire sintomi classici, conosciuti come:

La triade del carcinoma renale

Diagnosi

La diagnosi di carcinoma renale si basa su diverse indagini:

Ecografia addominale

Tomografia Computerizzata (TAC)

Risonanza Magnetica (RM)

Biopsia renale

Probabilità di benignità delle lesioni renali

Terapia

Le opzioni terapeutiche dipendono dallo stadio della malattia, dal tipo istologico e dalle condizioni generali del paziente. Le principali possibilità terapeutiche includono:

Chirurgia

Terapia ablativa

Terapie sistemiche

Tumore del rene

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Prognosi

La prognosi del carcinoma renale varia a seconda dello stadio alla diagnosi. Nei pazienti con malattia localizzata, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è superiore al 90%. Tuttavia, nei pazienti con malattia metastatica, la sopravvivenza a 5 anni scende sotto il 10-20%.

Le terapie mirate e l’immunoterapia hanno migliorato le prospettive per i pazienti con malattia avanzata, ma la prognosi rimane comunque sfavorevole.

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