SINDROME DI LA PEYRONIE
La sindrome di La Peyronie è una malattia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche sulla tunica albuginea del pene, provocando una curvatura anomala durante l'erezione.
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Epidemiologia
L’incidenza stimata è compresa tra il 3% e il 15% degli uomini adulti, con un aumento della prevalenza con l’età. Colpisce principalmente uomini tra i 40 e i 70 anni, anche se può verificarsi in pazienti più giovani. La malattia potrebbe essere più comune di quanto riportato, poiché molti uomini non cercano assistenza medica a causa dell’imbarazzo.
Eziologia
Le cause precise della sindrome di La Peyronie non sono completamente note, ma si ritiene che la malattia abbia una componente multifattoriale, con una combinazione di fattori genetici, traumatici e infiammatori [1]. Tra i fattori predisponenti:
- Si ritiene che traumi o microtraumi ripetuti durante l’attività sessuale passono causare microlesioni alla tunica albuginea, innescando una
risposta infiammatoria che porta alla formazione di cicatrici. - Fattori genetici sono stati suggeriti, con associazioni come la malattia di dupuytren (una fibrosi che colpisce la mano).
- Alterazioni del metabolismo del collagene o malattie autoimmuni possono essere fattori associati.
Fisiopatologia
La sindrome di La Peyronie è caratterizzata dalla formazione di una o più placche fibrose a livello della tunica albuginea, che inducono una riduzione dell’elasticità e una deformazione del pene. In fase iniziale, si verifica un’infiammazione che, nel tempo, si trasforma in fibrosi, con la formazione di tessuto cicatriziale rigido. Questo processo causa:
- Curvatura peniena durante l’erezione.
- Dolore in fase iniziale, spesso associato all’erezione.
- Possibili complicazioni, come disfunzione erettile dovuta all’interferenza con il normale meccanismo erettile.
La sindrome di La Peyronie si presenta in due fasi:
- Fase attiva (acuta): questa fase è caratterizzata da dolore durante l’erezione e l’accrescimento della placca. Dura in media 6-18 mesi.
Durante questo periodo la curvatura del pene può aumentare. - Fase stabilizzata (cronica): la placca è stabilizzata, non c’è più dolore, ma permane la curvatura e la disfunzione erettile può diventare evidente.
In alcuni casi, la malattia può stabilizzarsi e non peggiorare ulteriormente, ma in circa il 30-50% dei pazienti, la curvatura può peggiorare gradualmente nel tempo.
Clinica
Sintomi principali della sindrome di La Peyronie
- Curvatura del pene durante l’erezione, che può essere dorsale, laterale o ventrale. La curvatura può essere tale da impedire la penetrazione durante il rapporto sessuale.
- Dolore penieno, presente soprattutto nella fase attiva della malattia.
- Disfunzione erettile: una percentuale significativa di pazienti presenta anche un deficit erettile.
- Deformità peniene: oltre alla curvatura, possono verificarsi accorciamento del pene o deformità complesse come restringimenti o incavi.
Diagnosi
La diagnosi si basa su una valutazione clinica accurata, che comprende:
- Raccolta anamnestica dettagliata
- Esame obiettivo per identificare la placca peniena alla palpazione
- Valutazione della curvatura peniena con erezione indotta farmacologicamente o mediante fotografie scattate dal paziente
- Ecografia peniena per confermare la presenza della placca, valutare l’estensione della fibrosi e il grado di calcificazione
- Risonanza magnetica peniena: raramente necessaria
Trattamento
Il trattamento va eseguito solo se necessario, in pazienti ben informati sui rischi e benefici, specialmente nei casi in cui:
- La curvatura impedisce il rapporto sessuale penetrativo
- La condizione genera un significativo distress psicologico
Trattamento farmacologico
Indicato soprattutto nella fase acuta della malattia, quando è presente dolore e la placca è ancora in formazione. Tuttavia, i risultati dei farmaci orali (vitamina E, colchicina, tamoxifene) sono generalmente limitati.
Terapia con onde d’urto extracorporee (Li-ESWT)
Tecnica non invasiva che utilizza impulsi meccanici ad alta energia diretti alla placca fibrotica. È indicata nella fase acuta per:
- Ridurre il dolore (effetto analgesico)
- Favorire la guarigione grazie all’aumento della vascolarizzazione locale
- Frantumare parzialmente la placca
L’efficacia nella riduzione della curvatura è limitata e i risultati sono variabili.
Sindrome di La Peyronie
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Iniezioni intraplacca
Utilizzate nelle fasi croniche per tentare di ridurre la curvatura. I farmaci impiegati includono:
- Collagenasi di Clostridium histolyticum (Xiapex) – attualmente non disponibile in Europa
- Verapamil
- Interferone
Trattamento chirurgico
Indicato nelle fasi croniche quando la curvatura è significativa e compromette la funzione sessuale. Le opzioni includono:
Bibliografia
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