
Visita urologica con PSA Milano
Settembre 4, 2025Le lesioni surrenaliche vengono sempre più spesso individuate “per caso” durante TAC o risonanze eseguite per altri motivi. Nella maggior parte dei casi sono innocue, ma la sfida clinica è distinguere rapidamente e con sicurezza le lesioni benigne da quelle maligne o da quelle che producono ormoni. Una recente revisione sistematica ha valutato l’applicazione della radiomica e dell’intelligenza artificiale (AI) per migliorare questa distinzione. Di seguito riassumo in modo chiaro e pratico i messaggi principali, i vantaggi potenziali, i limiti attuali e cosa fare se ti è stata riscontrata una lesione surrenalica.
In questo articolo approfondiremo il ruolo dell’intelligenza artificiale nella diagnostica per immagini. A commentare i risultati e le prospettive è il Prof. Matteo Ferro, Direttore dell’Unità di Urologia presso ASST Santi Paolo e Carlo: clinico e ricercatore in uro-oncologia ed endourologia, coordina studi multicentrici sull’applicazione della radiomica e dell’intelligenza artificiale.
Lesioni surrenaliche, radiomica e AI a cosa servono?
-
Radiomica: trasforma le immagini mediche (TAC, RM, PET/CT) in centinaia di numeri che descrivono la lesione — texture, forma, distribuzione dei toni, ecc. Sono informazioni che l’occhio umano non riesce a cogliere, ma che possono essere misurate e analizzate.
-
Intelligenza artificiale (AI): insieme di algoritmi che «imparano» dai dati. Quando si applica alla radiomica, l’AI confronta molti casi e individua pattern associati a lesioni probabilmente benigne o sospette.
In pratica: la radiomica estrae più informazioni dall’immagine; l’AI le interpreta e fornisce una probabilità che supporta la decisione clinica. Approfondimento del processo nel seguente link journals.sagepub.com/doi/10.1177/17562872251352553
I risultati principali della revisione delle lesioni surrenaliche: cosa hanno trovato gli studi
La revisione ha raccolto 11 studi retrospettivi per un totale di 996 pazienti e ha valutato l’accuratezza diagnostica degli approcci AI/radiomica su diversi tipi di immagini:
-
CT-based radiomics (8 studi): media AUC ≈ 0,88 (range 0,84–0,94). In termini pratici, questo significa buona capacità di distinguere benigno vs maligno o funzionante vs non funzionante. Alcuni modelli hanno ottenuto risultati eccellenti, ad esempio nell’identificazione di adenomi che producono aldosterone (AUC fino a 0,99).
-
MRI-based radiomics (3 studi): media AUC ≈ 0,82 (range 0,72–0,92). I risultati sono interessanti ma più variabili; in alcuni casi l’accuratezza è diminuita nei test esterni, suggerendo problemi di overfitting (il modello funziona bene sui dati con cui è stato «allenato», ma peggio su dati nuovi).
-
Nuclear medicine / PET-CT (studi limitati): combinare parametri PET (es. SUVmax) con caratteristiche testurali ha dato performance molto elevate (AUC fino a 0,97) nella distinzione fra lesioni metaboliche benigne e metastatiche.
Messaggio chiave: le applicazioni più robuste finora sono quelle su CT, che rimane l’esame di riferimento per la valutazione iniziale delle lesioni surrenaliche.
Vantaggi potenziali per il paziente
-
Riduzione di interventi non necessari
Se un modello radiomico+AI indica alta probabilità di benignità e questa valutazione è confermata dal team clinico, si può preferire la sorveglianza attiva anziché la chirurgia immediata. Questo evita rischi operatori, ricoveri e tempi di recupero. -
Valutazioni più rapide e personalizzate
I risultati AI integrati con il quadro clinico permettono decisioni più su misura per il singolo paziente. -
Maggiore chiarezza e condivisione della scelta
Una valutazione supportata da dati oggettivi facilita il dialogo fra medico e paziente, riducendo ansia e incertezza.
Limiti importanti e perché non siamo ancora alla routine clinica
Nonostante le promesse, è fondamentale comprendere i limiti:
-
Studi retrospettivi e campioni piccoli: la maggior parte delle ricerche è basata su serie limitate e su dati raccolti in modo non uniforme. Servono studi prospettici e multicentrici.
-
Variabilità dei protocolli di imaging: differenze in come si esegue la TAC (spessore dei tagli, fase di contrasto, parametri tecnici) influenzano i radiomic features; senza standardizzazione, i modelli possono perdere accuratezza su dati nuovi.
-
Rischio di overfitting: alcuni modelli mostrano performance ottime su dati di training ma calano sui test esterni. Questo limita la generalizzabilità.
-
Problemi di interpretabilità e responsabilità clinica: è cruciale che i modelli siano trasparenti e che la responsabilità della decisione rimanga sempre al medico.
-
Privacy e regolamentazione: l’uso di grandi dataset richiede attenzione a protezione dei dati e normative vigenti.
Dove la tecnologia è già più matura: CT e PET/CT
-
CT: si conferma come la miglior base per sviluppare radiomics applicabili a livello clinico (mean AUC 0,88). I modelli su CT sono meno soggetti a cali drastici di performance rispetto a quelli su MRI.
-
PET/CT: l’integrazione di SUVmax e texture ha mostrato risultati eccellenti in alcuni studi per distinguere metastasi da lesioni benigne; tuttavia, gli studi sono ancora pochi e con piccoli numeri.
Applicazioni pratiche in ambito chirurgico e prognostico
Oltre alla caratterizzazione diagnostica, l’AI è stata esplorata per:
-
Supporto intraoperatorio (es. identificazione di strutture vascolari critiche in chirurgia adrenalica).
-
Predizione di outcome dopo trattamento di metastasi o ablazioni.
-
Integrazione multi-omica (biomarcatori plasmatici + immagini) per diagnosticare sindromi endocrine complesse come l’iperaldosteronismo.
Questi ambiti sono promettenti, ma richiedono ulteriori conferme.
Cosa fare se ti è stata trovata una lesione surrenalica
-
Non allarmarti. La maggioranza delle lesioni incidentali è benigna.
-
Richiedi una valutazione specialistica (radiologo + endocrinologo + chirurgo) per interpretare il referto nel contesto clinico.
-
Verifica la disponibilità dei protocolli: in centri esperti si può valutare l’uso di analisi radiomiche integrate.
-
Segui il piano proposto: sorveglianza programmata o approfondimenti ormonali/diagnostici a seconda dei casi.
Prenota una valutazione specialistica per le lesioni surrenaliche
Se hai ricevuto un referto che segnala una lesione surrenalica o hai dubbi su un esame radiologico: non rimandare. Una valutazione tempestiva chiarisce il quadro e ti aiuta a scegliere il percorso più sicuro e personalizzato. Prenota ora una visita specialistica
Conclusione
La radiomica e l’intelligenza artificiale rappresentano una nuova frontiera per la gestione delle lesioni surrenaliche: più informazione dalle immagini, decisioni più informate e, potenzialmente, meno interventi inutili. Tuttavia, al momento occorre prudenza: servono standardizzazione, studi prospettici multicentrici e sistemi trasparenti. Nel frattempo, la scelta più sicura è una valutazione specialistica multidisciplinare che integri esperienza clinica e, quando opportuno, strumenti avanzati di supporto diagnostico.