
Urologo specializzato in tumore alla prostata Milano
Maggio 13, 2025
Urologo per tumore alla vescica Milano
Maggio 13, 2025Parlare di chirurgia robotica prostata Milano significa descrivere una vera rivoluzione nel trattamento del tumore prostatico. Grazie a strumenti di ultima generazione, come il sistema Da Vinci Xi, oggi è possibile eseguire interventi estremamente precisi con un impatto minimo sui tessuti circostanti, riducendo drasticamente dolore post-operatorio, complicanze e tempi di recupero.
La prostatectomia robotica, infatti, consente di rimuovere la prostata con movimenti millimetrici, filtrando il tremore fisiologico della mano del chirurgo e offrendo una visualizzazione in 3D ad altissima definizione. Il Prof. Matteo Ferro, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano e Professore Associato all’Università degli Studi di Milano, è tra i pionieri italiani di questa tecnica. Con migliaia di interventi robotici all’attivo e un team multidisciplinare dedicato, il Prof. Ferro garantisce un percorso di cura personalizzato dall’inizio alla fine, puntando su tre pilastri fondamentali: precisione chirurgica, rapidità di recupero, preservazione della qualità di vita.
Chirurgia robotica prostata Milano: la soluzione all’avanguardia con il Prof. Matteo Ferro
Cos’è la Chirurgia Robotica per la Prostata?
La chirurgia robotica è una tecnica minimamente invasiva che utilizza un sistema robotico per rimuovere la prostata, spesso a causa di un tumore. Il sistema Da Vinci è il più comune e impiega una console con bracci robotici, che consentono al chirurgo di eseguire l’intervento con una precisione straordinaria. Invece di un ampio taglio, la prostatectomia robotica avviene attraverso piccole incisioni, riducendo il dolore post-operatorio, il rischio di infezioni e i tempi di recupero. Il Prof. Matteo Ferro è esperto nell’utilizzo di questa tecnologia all’avanguardia, garantendo risultati ottimali grazie alla precisione dei movimenti robotici, che consentono una resezione della prostata delicata e sicura, preservando i nervi e i vasi sanguigni circostanti.
I Vantaggi della Chirurgia Robotica per la Prostata
Questo tipo di procedura offre numerosi vantaggi rispetto agli interventi tradizionali, inclusi:
- Precisione millimetrica: Il sistema robotico permette un controllo estremamente preciso, riducendo il rischio di danni ai nervi e ai vasi sanguigni, cruciali per la funzione erettile e urinaria.
- Incisioni più piccole: Rispetto alla prostatectomia tradizionale, che richiede un’ampia incisione addominale, la chirurgia robotica utilizza piccole incisioni (solitamente da 3 a 5), riducendo il dolore e il rischio di infezioni.
- Recupero più rapido: Con la chirurgia robotica, i pazienti generalmente sperimentano un recupero più veloce. Il tempo medio di degenza in ospedale è di circa 2-3 giorni, mentre il ritorno alle normali attività quotidiane avviene in tempi molto più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale.
- Minore perdita di sangue: L’intervento robotico riduce significativamente il rischio di sanguinamento durante l’intervento, migliorando la sicurezza e accelerando il recupero.
- Migliori risultati estetici: Le cicatrici sono più piccole e meno visibili, migliorando l’aspetto estetico post-operatorio.
- Possibilità di preservare la funzione sessuale e urinaria: Grazie alla precisione del sistema robotico, è possibile preservare meglio i nervi coinvolti nella funzione erettile e urinaria.
Per scoprire se la chirurgia robotica prostata Milano è la soluzione giusta per te, chiama subito il Prof. Matteo Ferro al +393508195362 e prenota la tua visita specialistica.
I Migliori Centri per la Chirurgia Robotica della Prostata a Milano
Milano è una delle città italiane all’avanguardia nella chirurgia robotica, e l’ASST Santi Paolo e Carlo, sotto la direzione del Prof. Matteo Ferro, è uno dei principali centri di eccellenza per la prostatectomia robotica. Il centro è equipaggiato con il sistema Da Vinci Xi, il più avanzato disponibile, che consente interventi più precisi e sicuri, grazie alla tecnologia di visualizzazione in 3D e ai bracci robotici altamente articolati.
Oltre alla sua esperienza, il Prof. Ferro si avvale di un team multidisciplinare che include anestesisti, infermieri specializzati, fisioterapisti e oncologi, tutti impegnati a garantire la miglior assistenza al paziente prima, durante e dopo l’intervento.
Altri centri di eccellenza in Lombardia includono l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e l’Ospedale San Raffaele, che offrono tecnologie simili per trattare il tumore alla prostata con la chirurgia robotica.
Quanto costa la Chirurgia Robotica per la Prostata?
Il costo di una chirurgia robotica alla prostata a Milano può variare a seconda della struttura e della complessità dell’intervento. Generalmente, il costo di un intervento robotico per la prostatectomia va da 10.000 a 15.000 euro in cliniche private. Questo prezzo può includere il ricovero, le visite pre- e post-operatorie, e le eventuali terapie di follow-up. È importante notare che, mentre il costo può sembrare elevato, i benefici della chirurgia robotica, tra cui un recupero più rapido, meno complicanze e una migliore qualità della vita post-operatoria, rendono questa opzione altamente vantaggiosa. Inoltre, molte strutture pubbliche, come l’ASST Santi Paolo e Carlo, offrono interventi a carico del Sistema Sanitario Nazionale, riducendo significativamente i costi per i pazienti.
Durata dell’Intervento e Recupero Post-Operatorio
L’intervento di prostatectomia robotica dura in media 2-4 ore, a seconda della complessità del caso. Dopo l’intervento, i pazienti solitamente restano ricoverati per 2-3 giorni, durante i quali vengono monitorati e seguiti da un team di specialisti. Il recupero iniziale avviene in ospedale, ma dopo il dimissionamento, i pazienti possono riprendere la normale attività quotidiana in 2-4 settimane, con una progressiva ripresa della funzione erettile e urinaria, che viene monitorata costantemente.
Per sapere se la chirurgia robotica prostata Milano è adatta al tuo caso, contatta subito il Prof. Matteo Ferro: telefona al +393508195362 e programma la tua visita di valutazione. La tua salute inizia da una scelta consapevole.
Prostatectomia Robotica: Complicanze e Rischi
Come con qualsiasi intervento chirurgico, la chirurgia robotica comporta dei rischi. Le complicanze, sebbene rare, possono includere:
- Infezioni: Anche se il rischio è ridotto grazie alle tecniche minimamente invasive, è sempre presente un rischio di infezione.
- Emorragie: Sebbene il sistema robotico riduca il rischio di sanguinamento, in alcuni casi possono essere necessarie trasfusioni.
- Compromissione della funzione erettile o urinaria: Anche con la massima precisione, alcuni pazienti possono sperimentare difficoltà nell’ottenere erezioni o nell’incontinenza urinaria.
- Stenosi uretrale: Un restringimento dell’uretra che può causare difficoltà nella minzione.
Tuttavia, grazie all’esperienza del Prof. Matteo Ferro, le complicanze vengono ridotte al minimo grazie all’approccio personalizzato, alla preparazione pre-operatoria e alla cura post-operatoria.
La Chirurgia Robotica per la Prostata è la Soluzione Definitiva?
La chirurgia robotica per la prostata è una delle soluzioni più efficaci per il trattamento del tumore alla prostata, con tassi di successo che superano il 90% nei casi di tumori localizzati. Il miglioramento delle tecniche e degli strumenti robotici ha portato a un’alta qualità della vita post-operatoria, riducendo i rischi e i tempi di recupero. Il Prof. Matteo Ferro è uno dei pionieri di questa chirurgia a Milano, e continua a migliorare i risultati per i suoi pazienti, con l’obiettivo di curare il tumore e preservare la qualità della vita.
Prostatectomia Radicale Robot-Assistita (RALP)
La prostatectomia radicale robot-assistita (RALP) è una procedura chirurgica minimamente invasiva utilizzata nel trattamento del carcinoma prostatico, che prevede la rimozione completa della prostata e delle vescicole seminali. L’intervento può essere associato alla linfoadenectomia pelvica bilaterale, ossia la rimozione dei linfonodi pelvici (iliaci esterni, interni e otturatori di destra e di sinistra). Il sistema robotico più comunemente impiegato è il sistema Da Vinci, ma altri sistemi esistono o sono in fase di sviluppo, come il Versius e l’Hugo.
Indicazioni all’intervento
La RALP è indicata nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato o localmente avanzato. Le condizioni cliniche che giustificano l’intervento includono:
- Tumore confinato alla prostata: il cui stadio e grado di aggressività viene valutato mediante classificazione TNM, il punteggio di Gleason e livelli di PSA.
- Assenza di metastasi a distanza: confermata sia dalla stessa risonanza magnetica multiparametrica della prostata (utile in primis nella fase diagnostica pre-biopsia), ma anche da esami stadiativi quali scintigrafia ossea, TC torace-addome con mezzo di contrasto e/o dalla PET PSMA total body. Il trattamento chirurgico della malattia oligometastatica, ossia con poche metastasi, deve essere attentamente valutato dall’urologo in team multidisciplinare.
- Pazienti con aspettativa di vita di almeno 10-15 anni e con un buon performance status, poiché i benefici dell’intervento sono più evidenti a lungo termine.
- Pazienti con quadro di tumore della prostata avanzato ma con sintomi urinari ostruttivi: la RALP può migliorare la qualità della vita in pazienti con disturbi urinari correlati alla crescita del tumore o in cui il tumore maligno si associ a un quadro inveterato di ipertrofia prostatica.
Tecnica chirurgica
L’intervento di RALP si esegue sotto anestesia generale, con il paziente supino e inclinato di circa 27° in Trendelenburg per migliorare l’accesso alla pelvi. La chirurgia robot-assistita utilizza plurimi accessi tramite trocars chirurgici (generalmente 6, 4 robotici e 2 per l’assistente) attraverso cui vengono introdotti strumenti chirurgici e una telecamera ad alta definizione per garantire una visione 3D del campo operatorio. Il chirurgo manovra il robot da una console esterna, controllando con precisione gli strumenti miniaturizzati. Un secondo chirurgo assiste al letto del paziente le manovre del robot.
Le fasi della chirurgia
- Posizionamento delle porte laparoscopiche: il posizionamento dei cosiddetti ‘trocars robotici’ può avvenire in diversi modi. Sull’addome del paziente si troverà un’incisione sovraombelicale di circa 3-4 cm in relazione alla grandezza della prostata (utile al posizionamento della telecamera e alla successiva estrazione dei pezzi chirurgici), una seconda e una terza incisione di circa 0.8 cm poste rispettivamente a circa 7-9 cm lateralmente a destra e a sinistra rispetto alla linea mediana 2 cm sotto l’ombelico, una quarta a sinistra di circa 0.8 cm a 3-4 cm sopra la spina iliaca anterosuperiore, una quinta di circa 1.2 cm simmetrica alla quarta ma disposta a destra e un’ultima di circa 0.5 cm alla destra dell’incisione mediana sovraombelicale.
- Accesso alla prostata: ci sono diversi approcci chirurgici per accedere alla prostata e per eseguirne la rimozione. Nell’approccio standard, si incide del peritoneo parietale esternamente ai legamenti ombelicali, bilateralmente sino alla proiezione dei deferenti. Si scolla poi la vescica dalla parete anteriore, si identifica la prostata e si procede quindi all’incisione della fascia endopelvica. Si procede infine allo sviluppo del clivaggio vescicoprostatico anteriore sino a evidenziare e incidere l’uretra preprostatica.
- Isolamento delle vescicole seminali e della prostata lungo il piano posteriore: si isolano i deferenti nello spazio inter prostato vescicale e successivamente le vescicole seminali. Si procede pertanto allo sviluppo del piano posteriore sopra la fascia di Denonvilliers.
- Dissezione dei nervi erigenti: un approccio nerve-sparing (di I, II o III grado a seconda della decrescente quantità di tessuto nervoso risparmiato in relazione all’aggressività del tumore) viene valutato caso per caso per preservare la funzione erettile.
- Sezione dell’uretra prostatica e rimozione della prostata: si procede alla sezione dell’uretra prostatica e alla rimozione della prostata.
- Anastomosi vescico-uretrale: la vescica viene suturata all’uretra per ripristinare la continuità del tratto urinario.
- Posizionamento del catetere vescicale: al termine dell’intervento viene posizionato un catetere vescicale che verrà mantenuto in sede per un periodo di solito variabile da 7 a 10 giorni, a seconda delle condizioni locali intra-operatorie e del decorso post-operatorio.
Cerchi il servizio di chirurgia robotica prostata Milano? Affidati al Prof. Matteo Ferro, uno dei principali esperti in prostatectomia robotica a Milano. Chiama ora il +393508195362 per una visita specialistica!
Robot-Assisted Simple Prostatectomy (RASP)
La Robot-Assisted Simple Prostatectomy (RASP) è una procedura chirurgica minimamente invasiva utilizzata per trattare l’ipertrofia prostatica benigna (IPB) di grandi dimensioni, comunemente quando il volume prostatico supera i 100 ml. La RASP viene considerata nei casi in cui la terapia farmacologica o altre procedure meno invasive, come la resezione transuretrale dell’adenoma prostatico (TURP), l’enucleazione o la vaporizzazione transuretrale laser-mediate dell’adenoma prostatico risultano inefficaci o non indicate a causa delle dimensioni della ghiandola.
Indicazioni alla RASP
La RASP è indicata principalmente per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB) nei pazienti con volumi prostatici elevati e in presenza di:
- Sintomi urinari ostruttivi gravi non risolvibili con terapia medica.
- Ritenzione urinaria cronica con difficoltà a svuotare completamente la vescica.
- Formazione di calcoli vescicali (che possono essere rimossi durante l’intervento) o presenza di infezioni del tratto urinario ricorrenti a causa dell’ostruzione urinaria.
- Diverticoli vescicali: sacche che si formano nella parete della vescica a causa della pressione causata dall’ostruzione uretrale e che non permettono un corretto svuotamento vescicale, che possono essere rimosse durante l’intervento.
- Pazienti che presentano complicazioni a lungo termine della IPB, come insufficienza renale ostruttiva.
La procedura chirurgica
La RASP rappresenta un’alternativa alla prostatectomia semplice open (adenomectomia prostatica a cielo aperto) e viene considerata una procedura meno invasiva rispetto a questa, pur mantenendo la stessa efficacia. La procedura RASP utilizza principalmente il sistema robotico Da Vinci (ma anche altri sistemi quali Hugo o Versius) e si svolge in anestesia generale. Il paziente viene posizionato in posizione supina con Trendelenburg per facilitare l’accesso alla pelvi.
Fase operatoria
- Posizionamento dei trocars: si utilizzano generalmente 6 porte per l’introduzione degli strumenti robotici, della telecamera e degli accessi per il chirurgo che assiste al letto. Gli accessi hanno un diametro compreso tra i 5 mm e 12.
- Approccio anteriore standard: incisione del peritoneo, scollamento vescica, apertura fascia endopelvica e identificazione uretra pre-prostatica.
- Isolamento deferenti e vescicole, dissezione sul piano di Denonvilliers.
- Nerve-sparing graduato (I, II o III) usando minima energia termica per salvaguardare i plessi erigenti.
- Prostatovesciculectomia con legatura selettiva del complesso venoso dorsale.
- Anastomosi vescico-uretrale continua (“Van Velthoven”) per ripristinare il flusso urinario.
- Linfoadenectomia estesa quando indicata (iliache interne/esterne e otturatorie).
Vantaggi documentati rispetto all’open
- Perdita ematica drasticamente inferiore; trasfusioni quasi abolite.
- Degenza media 2-3 giorni anziché 4-5.
- Riduzione significativa di dolore, conversioni < 1 % e margini chirurgici negativi più frequenti nelle mani di team ad alto volume.
Complicanze e loro gestione
- Incontinenza immediata fino al 40 %, che scende sotto il 10 %Versus, Hugo) a 12 mesi con fisioterapia del pavimento pelvico o sling/sfintere artificiale nei casi refrattari.
- Disfunzione erettile iniziale fino al 70 %, con recupero progressivo (PDE-5 i, vacuum device, prostaglandine, PRP).
- Lesioni rettali < 1 %, linfocele e stenosi anastomotica ancora più rare grazie all’esperienza del Prof. Ferro.
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Criteri di selezione e percorsi di decisione condivisa
Il Prof. Ferro applica modelli decisionali basati su:
- Stato oncologico (TNM, Gleason, PSA, imaging multiparametrico).
- Età biologica più che anagrafica e comorbilità (Charlson Index).
- Aspettative funzionali (priorità su erezione o continenza).
- Preferenze del paziente, discusse in consulenza con materiale illustrativo e percentuali di successo personalizzate.
Per l’adenoma gigante, include dimensioni volumetriche, sintomi IPSS e fallimento di terapie conservative.
Riabilitazione potenziata: dall’ospedale a casa
Continence boot-camp
- Esercizi di Kegel video-guidati già dal primo giorno post-catetere.
- Biofeedback con sonda interna per migliorare la coordinazione muscoli-sfintere.
Sexual recovery program
- Avvio precoce di PDE-5 a basse dosi e, se necessario, onde d’urto a bassa intensità o PRP autologo, ambiti di ricerca del Prof. Ferro (trial in corso sul recupero neurovascolare dopo RALP).
Telemonitoraggio PSA e IPSS
- Sistema di follow-up digitale che ricorda esami, raccoglie questionari e avvisa il team in caso di valori anomali.
Chirurgia Robotica: La Soluzione Definitiva?
La chirurgia robotica per la prostata rappresenta una delle soluzioni più efficaci per il trattamento del tumore alla prostata. Con tassi di successo superiori al 90% nei casi di tumori localizzati, offre vantaggi significativi in termini di precisione, riduzione delle complicanze e miglioramento della qualità della vita post-operatoria. Il Prof. Matteo Ferro, con la sua vasta esperienza e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, è un punto di riferimento per i pazienti che cercano un trattamento efficace e personalizzato.
Conclusione
La chirurgia robotica, sotto la guida del Prof. Matteo Ferro, offre un approccio all’avanguardia per il trattamento del tumore alla prostata. Grazie alla precisione del sistema robotico e all’esperienza del Prof. Ferro, i pazienti possono beneficiare di interventi meno invasivi, con tempi di recupero più rapidi e una migliore qualità della vita post-operatoria.
Per la chirurgia robotica prostata Milano, affidati al Prof. Matteo Ferro, protagonista della prostatectomia robotica in Lombardia. Chiama ora il +393508195362 e prenota la tua visita specialistica!
Nota: Le informazioni fornite in questo articolo sono a scopo informativo e non sostituiscono il parere medico. Si consiglia di consultare un professionista sanitario per una valutazione personalizzata.